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Smart home: la tecnologia a supporto dell’indipendenza


1 Aprile 2022

L’articolo di Altraeta.it, dedicato al webinar “Abitazioni smart: la tecnologia a supporto dell’indipendenza” del 18 marzo 2022

È la smart home ad aprire il ciclo di incontri del Silver Economy Network rivolto all’imprenditorialità silver. “Abitazioni smart: la tecnologia a supporto dell’indipendenza” ha affrontato un tema emblematico di come l’innovazione tecnologica sia impattante non solo sui giovani, ma anche sulla popolazione silver: dalla domotica ai sistemi di telemonitoraggio, fino alla telemedicina, le moderne tecnologie possono permettere all’anziano di vivere la propria casa e la propria quotidianità in autonomia e tranquillità, garantendogli supporto, sorveglianza, continuità di cura e aderenza terapeutica.

Lo sa bene anche Over: nelle sue residenze l’introduzione di una cartella socio-sanitaria in grado di informatizzare sia la fase di presa in carico degli ospiti, sia l’aspetto socio-sanitario, è decisiva nel progetto di abitazione smart: «In fase di ingresso – afferma Paolo Banfi, IT manager di Over – i dati anagrafici passano nei sistemi smart degli appartamenti così che possano essere consultati. Il progetto rappresenta un servizio innovativo per le persone ospitate nelle strutture, consentendo loro la massima autonomia e la completa sicurezza. Un sistema che inoltre permette ai caregiver di ricevere le informazioni sullo stato di salute del proprio caro». Il servizio degli appartamenti smart risponde a quattro driver, a partire dal comfort: la gestione semplificata degli apparecchi, tramite tablet e sensori, consente per esempio di regolare facilmente la qualità dell’aria, la temperatura, l’accensione e lo spegnimento della luce, o di effettuare chiamate di emergenza. E poi c’è l’aspetto della sicurezza: ogni ospite è dotato di smartwatch che consente non solo di monitorare lo stato di salute e la gestione di eventuali situazioni anomale e di pericolo, ma anche di far partire degli allarmi in caso di rilevazione delle cadute, richieste di aiuto. «Infine la comunicazione – aggiunge Banfi – Tramite tablet l’ospite può mettersi in contatto con i suoi cari o con il personale di assistenza delle strutture. E ultimo driver, il monitoraggio: la struttura è dotata di consolle per monitorare l’ospite e lo stato dell’appartamento».

Telemedicina centrale nei progetti di smart home

Con Immacolata Altamura, product manager della sezione telemedicina di H&S, CompuGroup Medical, leader mondiale nella sanità elettronica, si è parlato delle ultime innovazioni in fatto di telemedicina: «HealthPlatform è una piattaforma modulare e integrata – spiega – a cui possono essere associati moduli aggiuntivi per il telemonitoraggio domiciliare, la televisita o il teleconsulto, aderenza alla terapia e point of care in mobilità. La piattaforma è, inoltre, integrabile con sistemi operativi ospedalieri, sistemi gestionali delle farmacie, fascicolo sanitario elettronico». In particolare, HealthPlatform consente la definizione di un piano di monitoraggio per la schedulazione delle attività e la definizione di soglie per il paziente sulle misurazioni, che si possono visualizzare automaticamente su app. Integrati al telemonitoraggio anche la televisita e il teleconsulto. E poi c’è CGM point of care: «Un sistema per eseguire esami diagnostici semplici o complessi. Può essere collocato sia in strutture dedicate, come rsa e farmacie, sia in mobilità, cioè portato da un operatore che si reca al domicilio del paziente e porta con sé gli strumenti per l’esecuzione degli esami», precisa Altamura.

Dispenser e bicchieri intelligenti

All’incontro del Sen ha dato il suo contributo anche Future Care, startup innovativa lombarda, specializzata nel settore delle soluzioni e prodotti digitali per i senior, che ha sviluppato, in particolare, due soluzioni ad alcuni dei principali problemi degli anziani:  l’aderenza alla terapia, l’idratazione e le cadute in casa. Entrambe le soluzioni di Future Care sono in grado di colmare il gap tra l’offerta di tecnologia per l’anziano e gli strumenti che l’anziano è effettivamente disposto a utilizzare: «Parliamo di Looky – osserva il ceo e founder Enzo Felici – un dispositivo che è contemporaneamente un pill dispenser e un sistema di rilevamento delle cadute. Viene gestito integralmente via app, sia apre da solo, chiama la persona e verifica che la pillola sia stata presa, inviandogli notifiche e promemoria». Ha una particolarità rispetto agli altri dispenser di pastiglie: «Se la pillola non viene presa, nonostante gli avvisi, prima di erogare quelle successive, elimina le precedenti», spiega Felice. Looky rileva inoltre le cadute grazie a piccole telecamere posizionate nella stanza che rilevano l’esoscheletro della persona e manda subito l’allarme al caregiver.

 

https://altraeta.it/smart-home-cosi-la-tecnologia-supporta-lindipendenza-del-senior/