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Presentati dalla Commissione gli strumenti per gestire l’evoluzione demografica nell’UE


1 Dicembre 2023

La Commissione ha adottato una comunicazione che illustra una serie di strumenti politici a disposizione degli Stati membri per gestire l’evoluzione demografica e i relativi effetti sulla società e sull’economia dell’UE, anche in termini di competitività nel mondo. La comunicazione espone l’ampia gamma di strumenti (normativi, strategici e finanziari) di cui gli Stati membri dispongono a tal fine. Combinando efficacemente questi strumenti con le politiche nazionali e regionali, è possibile aiutare tutti mettendoli in condizione di cogliere i benefici insiti nell’evoluzione demografica e nel contempo neutralizzare agevolmente le sfide che pone.

Intervento risoluto e concertato dell’UE per gestire l’evoluzione demografica

Muovendo dalle esperienze maturate in tutta l’UE, lo strumentario delinea un approccio globale all’evoluzione demografica sostenuto da quattro assi portanti:

1) sostegno ai genitori tramite una migliore conciliazione fra aspirazioni familiari e lavoro retribuito, in particolare grazie alla disponibilità di strutture di qualità per l’infanzia e a un adeguato equilibrio tra vita professionale e vita privata;

2) sostegno alle giovani generazioni mettendole in condizione di prosperare e sviluppare le competenze e agevolandone l’accesso al mercato del lavoro e ad un alloggio a prezzo abbordabile;

3) autonomizzazione delle generazioni più anziane mantenendone il benessere tramite riforme cui si associno politiche adeguate sul mercato del lavoro e il luogo di lavoro;

4) ove necessario, risposta alla carenza di manodopera tramite la migrazione regolare controllata, in totale complementarità con la valorizzazione dei talenti interni all’UE.

Lo strumentario s’ispira alla necessità di tenere conto della dimensione territoriale dei cambiamenti demografici, specie nelle regioni che subiscono il fenomeno del declino demografico e di una considerevole mobilità in uscita dei lavoratori giovani (“fuga di cervelli”).

Attuazione dello strumentario demografico

Lo strumentario demografico può concorrere a stimolare, perfezionare e coordinare meglio le politiche a livello unionale e nazionale. La Commissione esorta gli Stati membri ad elaborare e attuare politiche integrate per contrastare i problemi posti dall’evoluzione demografica e a integrare la questione demografica in tutte le politiche.

Le politiche degli Stati membri dovrebbero radicarsi nelle realtà locali, perché le sfide demografiche variano da uno Stato membro all’altro e da una regione all’altra. Qualsiasi scelta politica deve improntarsi ai principi di parità di genere, non discriminazione ed equità intergenerazionale. Le tecnologie digitali possono rafforzare l’incisività competitiva dell’Europa e concorrere a neutralizzare gli effetti dell’evoluzione demografica. I responsabili politici dovrebbero promuovere la partecipazione attiva dei cittadini a questo sforzo coinvolgendo tutti i soggetti d’interesse, parti sociali e organizzazioni della società civile fra gli altri.

Oltre agli strumenti normativi e ai quadri strategici, sul piano dell’Unione sono disponibili vari strumenti di finanziamento atti a sostenere gli Stati membri, ad esempio il dispositivo per la ripresa e la resilienza e il Fondo sociale europeo Plus (FSE+).

Al fine di potenziare gli strumenti disponibili per il contrasto dei problemi posti dall’evoluzione demografica, la Commissione provvederà inoltre a:

• rafforzare la base di dati e conoscenze, in particolare sviluppando ulteriormente l’Atlante della demografia, aiutando gli Stati membri a migliorare le statistiche su popolazione e alloggi e sostenendo le attività analitiche e la ricerca nel settore;

• sostenere lo sviluppo e/o il potenziamento a tutti i livelli delle politiche attinenti alla demografia, in particolare tramite lo strumento di sostegno tecnico e ove opportuno l’integrazione della questione demografica nelle pertinenti proposte politiche a livello di Unione;

• fare in modo che nell’UE nessuna regione rimanga indietro, in particolare tramite l’avvio ufficiale della piattaforma Utilizzo dei talenti il 23-24 novembre 2023 e il lancio di ulteriori inviti nell’ambito del meccanismo di incentivazione dei talenti.

L’evoluzione demografica rimodella economie e società

Stando all’indagine Eurobarometro sulla demografia pubblicata oggi, 7 europei su 10 ritengono che le tendenze demografiche in atto mettano a rischio la prosperità economica e la competitività a lungo termine dell’Unione. Tra le sfide demografiche più urgenti sono citati l’invecchiamento della popolazione (42%) e la contrazione della popolazione in età lavorativa con l’associata carenza di manodopera (40%).

In assenza di un intervento concertato e risoluto su tali questioni, nei prossimi anni la popolazione dell’UE potrebbe continuare a diminuire ed invecchiare, con effetti negativi su economia, società e competitività a lungo termine dell’Unione. Se confermate, le tendenze in questo senso potrebbero aggravare la carenza di manodopera, aumentare la pressione sui bilanci pubblici ed esercitare effetti profondi su investimenti e produttività.

Il fenomeno è attualmente più vistoso in alcuni Stati membri e regioni che in altri: l’evoluzione demografica incide anche sulla coesione sociale, territoriale e intergenerazionale delle società democratiche europee, aggravando potenzialmente i divari socioeconomici che già esistono, a danno di tutti.

Contesto

L’Europa sperimenta un’imponente trasformazione demografica. L’evoluzione demografica esercita un effetto profondo sulla vita quotidiana e richiede soluzioni olistiche e integrate.

Nelle conclusioni di giugno 2023 il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a presentare un pacchetto di strumenti per aiutare gli Stati membri a far fronte alle sfide demografiche e al loro impatto sul vantaggio competitivo dell’Europa.

La Commissione sostiene già gli Stati membri nelle iniziative di gestione dell’evoluzione demografica, attraverso una serie di strumenti giuridici, politici e finanziari. La comunicazione odierna indica le riforme fondamentali e i necessari investimenti che, grazie all’impiego combinato di tutti gli strumenti possibili, permetteranno all’UE di mantenere incisività competitiva.

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